Cos’è un Attacco DDoS e Come Difendersi

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Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) rappresentano una delle principali minacce informatiche che possono mettere in pericolo la sicurezza delle aziende e interrompere le loro operazioni. Questi attacchi, che possono essere motivati da ragioni politiche, religiose, competitive o di profitto finanziario, mirano a sovraccaricare un server, un servizio o un’intera infrastruttura con un volume enorme di traffico Internet, rendendoli inutilizzabili.

Capire un attacco DDoS

Per comprendere appieno un attacco DDoS, è necessario conoscere la sua versione meno sofisticata, il Denial of Service (DoS). Un attacco DoS ha lo scopo di interrompere i servizi di un’azienda sovraccaricando le risorse di un sistema informatico che fornisce un determinato servizio ai computer connessi. Questo viene fatto prendendo di mira server, reti di distribuzione o data center con un’enorme quantità di richieste di accesso, che il sistema non è in grado di gestire. In poche parole, si satura la banda di comunicazione del sistema, rendendo difficile o impossibile l’accesso ai contenuti da parte degli utenti.

Un attacco DDoS, invece, è una versione distribuita del DoS, in cui vengono utilizzati numerosi sistemi informatici compromessi per eseguire l’attacco. Questi sistemi compromessi, noti come bot (o zombie), vengono controllati a distanza da un utente malintenzionato. L’aggressore invia istruzioni a ciascun bot per indirizzare il traffico verso l’indirizzo IP della vittima, sovraccaricando così il server o la rete e causando l’interruzione del servizio rispetto al traffico normale.

I diversi tipi di attacchi DDoS

Gli attacchi DDoS possono essere suddivisi in tre categorie principali, a seconda delle componenti di una connessione di rete che vengono prese di mira.

Attacchi volumetrici

Gli attacchi DDoS volumetrici sono i più comuni e mirano a sovraccaricare il server, il servizio o l’infrastruttura con un’enorme quantità di traffico. L’obiettivo di questi attacchi è rendere i server o le reti inaccessibili, saturando la banda di comunicazione o le risorse di calcolo. Gli utenti legittimi non riescono ad accedere ai servizi e i server non sono in grado di gestire il flusso di traffico, causando l’interruzione del servizio.

Per rendere un attacco DDoS volumetrico ancora più efficace, gli hacker utilizzano botnet, ovvero reti di computer infettati da malware che possono essere controllati a distanza. Questi botnet consentono agli aggressori di distribuire l’attacco su un’ampia scala, aumentando la potenza dell’attacco e rendendolo più difficile da contrastare.

Un esempio di attacco DDoS volumetrico è l’attacco di tipo flood HTTP, in cui vengono inviate un’enorme quantità di richieste HTTP al server. Questo sovraccarica il server, impedendo agli utenti legittimi di accedere al sito web.

Attacchi ai protocolli

Gli attacchi DDoS ai protocolli mirano ai protocolli di comunicazione di rete utilizzati per la trasmissione dei dati. Questi attacchi sfruttano le vulnerabilità presenti nei protocolli per rendere inaccessibili i server o i servizi della vittima.

Un esempio di attacco ai protocolli è lo Smurf DDoS, in cui un hacker invia un pacchetto a un indirizzo di rete broadcast. Questo genera una risposta automatica da parte di ogni host nella rete, causando un sovraccarico dei dispositivi che collegano i servizi alla rete Internet. Con un numero sufficiente di risposte ICMP, un bersaglio può essere tenuto offline.

Attacchi a livello di applicazione (L7)

Gli attacchi DDoS a livello di applicazione prendono di mira le applicazioni stesse piuttosto che l’infrastruttura sottostante. Questi attacchi sfruttano le vulnerabilità delle applicazioni per renderle inaffidabili o inutilizzabili.

Un esempio di attacco a livello di applicazione è l’attacco a un server di gioco, come i server Minecraft. Questo tipo di attacco rende il gioco instabile, con frequenti interruzioni della connessione o persino il completo blocco del server. Ciò può causare danni all’immagine del proprietario del gioco e la perdita di giocatori e profitti.

Come difendersi dagli attacchi DDoS

Difendersi dagli attacchi DDoS può essere una sfida, ma esistono diverse strategie e misure preventive che le aziende possono adottare per mitigare i danni. Ecco alcune possibili contromisure:

1. Implementare un’infrastruttura scalabile e resiliente

Una delle contromisure più efficaci contro gli attacchi DDoS a livello di applicazione è l’implementazione di un’infrastruttura scalabile e resiliente. Questo può includere l’utilizzo di cluster di front-end web, database e firewall che possono gestire un volume elevato di traffico e distribuire il carico in modo equo.

2. Proteggersi dagli attacchi volumetrici attraverso gli ISP

Gli attacchi DDoS volumetrici possono essere mitigati utilizzando servizi forniti dagli Internet Service Provider (ISP). Alcuni ISP offrono servizi di protezione DDoS che filtrano il traffico dannoso prima che raggiunga il sistema informatico della vittima. Questi servizi possono essere a pagamento, ma possono essere un investimento prezioso per proteggere l’azienda da interruzioni del servizio.

3. Rivolgersi a un provider specializzato nella mitigazione DDoS

Un’altra opzione è rivolgersi a un provider specializzato nella mitigazione degli attacchi DDoS, come Cloudflare o Akamai. Questi provider ricevono tutto il traffico indirizzato al sistema informatico della vittima, filtrano il traffico dannoso e inviano solo il traffico legittimo. Questo può aiutare a proteggere l’azienda da attacchi DDoS e garantire la continuità delle operazioni.

4. Monitorare costantemente il traffico di rete

È fondamentale monitorare costantemente il traffico di rete per identificare segnali di un possibile attacco DDoS. Gli strumenti di analisi del traffico possono aiutare a individuare modelli di traffico sospetti, come picchi di traffico in orari inconsueti o sequenze di richieste innaturali. Rilevare un attacco in fase precoce consente di attivare rapidamente le contromisure necessarie per mitigare l’impatto dell’attacco.

5. Prepararsi con un piano di risposta agli attacchi DDoS

È importante avere un piano di risposta agli attacchi DDoS ben definito e testato in anticipo. Questo piano dovrebbe includere procedure per la mitigazione degli attacchi, la comunicazione con gli stakeholder interni ed esterni e la ripristino dei servizi dopo un attacco. Un piano ben strutturato e testato può aiutare a ridurre al minimo l’impatto di un attacco DDoS e ripristinare rapidamente la normalità.

Gli attacchi DDoS rappresentano una minaccia significativa per le aziende e la loro sicurezza informatica. Questi attacchi possono causare interruzioni dei servizi, danneggiare l’immagine del marchio e comportare la perdita di clienti e profitti. Tuttavia, con le giuste misure preventive e una risposta tempestiva, le aziende possono mitigare l’impatto degli attacchi DDoS e proteggere le proprie operazioni.

È importante implementare un’infrastruttura scalabile e resiliente, proteggersi dagli attacchi volumetrici attraverso gli ISP o un provider specializzato nella mitigazione DDoS e monitorare costantemente il traffico di rete. Inoltre, è fondamentale avere un piano di risposta agli attacchi DDoS ben definito e testato per essere pronti a reagire in caso di attacco. Con queste contromisure in atto, le aziende possono aumentare la loro sicurezza informatica e ridurre al minimo gli effetti negativi degli attacchi DDoS.

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